LA GROTTA: IL LUOGO DI UNA PROMESSA

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Era l'agosto del 1956 e per la prima volta mi recavo a Lourdes. Arrivato in treno di primo mattino mi portai subito alla Grotta dove provai la bellissima sensazione di colui che torna a casa dopo tanti anni.
Mi sedetti su di una panca davanti alla Grotta che mi permetteva di vedere la statua della Vergine e incominciai la recita del Rosario con gli occhi fissi su Maria. Una grande pace scese dentro di me, la mia preghiera si faceva sempre più lenta fino a cessare del tutto, ma il mio sguardo non riusciva a staccarsi da Lei. Mi frullavano nella mente le parole di Bernardetta nell'ultima apparizione e anche a me sembrava di “non averla mai vista così bella”.
Rimasi in questo stato di contemplazione fino a quando alle quattro del pomeriggio qualcuno mi invitò a lasciare il mio posto perché di lì a poco sarebbe dovuta partire dalla Grotta la processione eucaristica quotidiana.
Mi alzai e riuscii a passare per ultimo sotto la Grotta abbracciando e baciando la roccia perpendicolare ai piedi di Maria.
Uscii dalla Grotta voltando le spalle all'immagine della Vergine e sentii dentro di me una voce che mi diceva: “Grazie di essere venuto, ma d'ora in poi ti aspetto con tanti altri”. La voce continuò a ripetere le stesse parole fino a quando non varcai i cancelli del Santuario. Ero stordito e non sapevo che pensare. La voce, suadente e materna, tornò a farsi sentire anche nei due giorni successivi ogni volta che mi accostavo alla Grotta.
Mi confidai con un cappellano durante la confessione, il quale mi consigliò di promettere a Maria che avrei fatto di tutto per esaudire il suo invito.
Prima di ripartire da Lourdes promisi alla dolce Signora della Grotta che sarei tornato portando tanti “Amici”. Nacque così, con questo mio impegno assunto alla Grotta, l'Associazione degli “Amici di Lourdes di Pistoia”. Da quel lontano giorno di quarantotto anni fa, sono ormai migliaia le persone che ho accompagnate alla Grotta di Massabielle. Ogni qualvolta arrivo con un nuovo gruppo alzo gli occhi verso di Lei e con gioia le dico in tutta confidenza: “Ecco, o Madre, nuovi “Amici” fa sentire anche a loro tutto il tuo affetto”.
Nei pochi momenti della giornata, liberi dagli impegni di accompagnatore, corro alla Grotta, ma non rinuncio mai a trascorrere un lungo spazio di tempo in silenzio nel buio della notte al di là del Gave fissando quella Grotta che Bernadette diceva “essere il suo cielo”, con la segreta speranza di risentire un giorno quella voce che ha cambiato tutta la mia vita.

Luciano Bani
Fondatore associazione Amici di Lourdes di Pistoia

 

 

 

 

 

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